Quando vivi in Inghilterra e hai due giorni liberi di seguito, per quanto mi riguarda, il piano può essere soltanto uno: gita in una città vicina. In questo caso la prescelta è stata Manchester, e anche se due giorni sono davvero pochi, se non ci si vuole limitare alla visita del solo centro storico, con una buona dose di organizzazione e un pizzico di orientamento, si riesce a vedere abbastanza.
Chiamerei Manchester “la città dai mille volti”, infatti in qualsiasi piazza o via tu possa essere, sembra di trovarsi sempre in posti diversi a seconda del lato in cui stai guardando. Questa continua alternanza di palazzi moderni e chiese antiche, facciate eleganti e muri pieni di graffiti, negozietti vintage ed enormi centri commerciali, monumenti che sembrano provenire da epoche differenti e con stili totalmente diversi, creano un’atmosfera atipica e mai noiosa.
Arriviamo a Manchester con un pullman della National Express intorno le 14:30, prima tappa raggiungere l’hotel, fare il check in, scoprire se ci si può ritenere soddisfatti visto il prezzo low cost o no (per la recensione della camera clicca qui), lasciare lo zaino e dare inizio al tour. Ci siamo subito recati ai Piccadilly Gardens (esattamente al centro della città), ovvero quelli che dovrebbero essere dei graziosissimi prati all’inglese che fanno da contorno ad una grande fontana. Purtroppo, per nostra sfortuna, era tutto in ristrutturazione, quindi tutto ciò che abbiamo visto non è stato altro che chiazze verdi su distese di terriccio marrone attorno ad una fontana spenta. Davano comunque l’aria di un posto carino nel quale rilassarsi per un po’. Esattamente difronte, se si imbocca la strada tra Bella Italia e Morrison, ci si ritrova su Oldham Street, la via alternativa di Manchester ed anche uno dei principali punti di ritrovo della vita notturna. È un susseguirsi di negozietti vintage, fumetterie, caffetterie, tutte cose dall’aria molto malandata ma davvero affascinante. Dopo un centinaio di metri sulla sinistra, ci ritroviamo la scritta “Afflecks”, che fa da insegna ad un palazzo di 3 piani pieno di negozietti di tatuaggi e piercing, posti in cui fanno massaggi, negozi interamente fosforescenti, pareti di caramelle messe in vendita, posti alternativi in cui fare una pausa e un’alternanza di vestiti da cerimonia, di carnevale, maschere veneziane, vestiti punk, emo o vintage, il tutto creato come se fosse un unico ambiente. Davvero un peccato non entrare anche solo per una visita veloce. Esplorata un po’ la zona, torniamo indietro verso i Piccadilly Gardens e passeggiamo lungo Market Street, senza alcun dubbio la via dello shopping di Manchester, nella quale si trovano negozi di tutti i tipi e per tutte le tasche e che costeggia l’enorme centro commerciale, fatto prevalentemente di vetrate, che occupa buona parte del centro. Alla fine di questa via sulla destra, troviamo Exchange Square, una piazza molto bella sulla quale si affaccia L’Oyster Bar, il pub più antico di Manchester e nel quale si può trovare una delle birre più economiche della città. Esattamente alla sue spalle, si erge la bellissima Cattedrale di Manchester, tanto bella e particolare all’esterno, quanto semplice e quasi insignificante all’interno. Come ultima tappa della giornata, dall’altro lato della piazza, c’è il Printworks, una vecchia tipografia, adesso usata come centro commerciale nella quale troviamo il cinema, l’Hard Rock e tanti posti in cui poter mangiare. Prima di tornare in hotel, ceniamo con una mega pizza in un pub e diamo uno sguardo alla chinatown della città. Dopo una bella dormita e una buona colazione, decidiamo di visitare la John Rylands library, nel quale si trovano file e file di libri dall’aria importante, che possono essere consultati e presi in prestito dopo aver ricevuto permessi su permessi. Percorrendo Princess Street, ci si imbatte su Albert Square, nel quale troviamo la Manchester City Concil, un imponente struttura neogotica, capeggiata dal Manchester Town Hall, un grande orologio che sembra quasi essere fratello adottivo del più famoso Big Ben a Londra. Basta girare lo sguardo per trovarsi un paesaggio totalmente diverso, la Manchester Library, libreria centrale della città dall’architettura neoclassica, luogo perfetto per studiare e lavorare in silenzio. Sulla stesso via, poco più avanti, incontriamo la Manchester Art Gallery, dove troviamo molti bei quadri degni di nota ma nulla di eccessivamente famoso se paragonata alla National Gallery della capitale inglese. All’interno anche molte aree dedicate alla fotografia, l’arte contemporanea e il design. E siccome il tempo passa troppo in fretta ed è quasi ora di prendere il treno di ritorno, diamo solo uno occhiata veloce all’interno del National Football Museum, luogo stupendo probabilmente per gli amanti del calcio, ma non è di certo il mio caso.
Direi che la città mi è piaciuta davvero molto e mi ritengo abbastanza soddisfatta di tutto ciò che siamo riusciti a vedere. Mi dispiace soltanto non essere riuscita a vedere lo stadio, sicuramente degno di una visita ma troppo fuori mano per chi non ha neanche due giorni pieni ed ha altre priorità, ma non mancherà occasione di tornare.
Grazie mille Alessia per questo bel racconto utile e dettagliato, mi hai proprio fatto venire voglia di andare a Manchester! 😀
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Grazie mille a te! Manchester è davvero una bella città, se ne hai la possibilità ti consiglio davvero di farci un salto 🙂
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Wow, finalmente un blog dove posso avere tutte le informazioni che mi servono È bello sapere che è possibile viaggiare con poco. Grazie Alessia, adoro i tuoi racconti 😍
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Grazie :-*
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